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Frola- I confini del Canavese (1918)
Giuseppe Frola descrive quello che fu il Canavese "storico", quello del XIII secolo:-
limitando il Canavese alle terre
soggette direttamente od indirettamente ai conti del Canavese (Valperga, San Martino,
Biandrate, Castellamonte, Masino), ai Visconti di Ivrea (dai quali derivarono i
signori di Barone, Corio e Camagna, Settimo Vittone, Castruzzone, Arundello, Vische, della
Torre etc..), al vescovo ed al Comune di Ivrea ed allabbazia di Fruttuaria ne
viene che i confini che si potranno tracciare pių convenientemente saranno:-
Ad Est: i monti che formano lo spartiacque tra il bacino della Dora Baltea e quello
dellElvo; quindi la Serra, escludendo perō Borgo dAle e Viverone
Invece
si include Alice Inferiore
e Ropolo dipesi dai Valperga di Masino
Maglione,
terra dei conti di Masino, e Vische, di cui i signori furono
confederati ed
aggregati al consortile dei San Martino, sotto lalta signoria del vescovo
dIvrea. Villareggia deve essere esclusa..
Il limite naturale del Canavese dopo Maglione č dato dalla Dora Baltea fino al suo
incontro con il Po.
Al Sud avremo come confine il Po fino a Brandizzo, escluso. A Sud-Ovest, ultima terra
canavesana č Volpiano
.
Leynė, Caselle, Cirič, e Lanzo si escludono..
Terre terminali dopo Volpiano sono cosė Lombardore, dellabbazia di Fruttuaria,
Rivarossa dei Valperga, Front colla sua Vauda, e la castellata di Balangero, che si va
incastrando a guisa di cuneo tra Cirič al Sud-Est e Lanzo al Nord-Ovest.( A proposito
della Castellata di Balangero dice Giuseppe Cesare Pola-Falletti: [La
Castellata
1945]- I Castellamontani prima lavevano avuta con Mathi e Villanova
a poco a poco si erano venuti sostituendo i Biandrate che la conservarono anche dopo la
conquista fattane dal Principe d'Acaja; anzi un ramo dei Biandrate assunse col tempo il
titolo feudale dell'estrema terra canavesana.)
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dopo Balangero
le cime dei monti
circoscrivono il Canavese
la
piccola catena che principiando dal monte Rolei finisce alla punta dellAngiolino,
separa Corio e Rocca da Coassolo,
indi lo spartiacque tra lOrco e la Stura di
Valle Grande fino alla Levanna, poi le Alpi Graie. Infine il lungo contrafforte che,
partendo dal Gran Paradiso, a poco a poco digradando va a morire sopra Quincinetto,
separerā le valli dellOrco, del Soana e della Chiusella da quella dAosta.