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Canava:
Il nucleo primitivo del Canavese


La corte di Canava fu il nucleo primitivo da cui il Canavese trasse il nome .( ved.  ETIMOLOGIA )

Documenti risalenti al X, XI secolo, in cui appare la Curtem Canavam, ne testimoniano l’esistenza: ma il luogo e la sua estensione non sono più esattamente determinabili; è presumibile però che si trovasse all’interno del territorio attualmente attribuito a Valperga, Salassa, Cuorgnè.

Era la "curtis", "corte", un’unità nel sistema economico–agrario longobardo (sistema curtense protrattosi fino al feudalesimo) costituita da un "fondo" dominante o "pars dominica, curtis dominica", e da una serie (in genere alcune decine) di fondi dipendenti o mansi

In un atto di Berengario II d’Ivrea del 951 è nominata la "..Curtem Canavese cum castro quod dicitur Riparupta et cum omni sua pertinentia..": le fortificazioni dette di Rivarotta sorgevano quindi nella corte (Ved. anche Durandi 1804).

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Che Rivarotta fosse stato un luogo importante sin dal periodo romano è stato ultimamente appurato per l’esistenza di uno dei poco frequenti guadi del torrente Orco le cui tracce sono state visibili fino a tempi recenti. Esso apriva le comunicazioni verso Eporedia (Ivrea) ed era situato all’estremo settentrionale del cardo coincidente con l’antica via romana che, attraversati i territori fertili e centuriati dell’attuale Salassa, Onglanum (Oglianico), Fabrica (Favria), Strelle (Strelle regione del territorio di Front), raggiungeva Augusta Taurinorum (Torino).

Il guado di Rivarotta permetteva poi la comunicazione non solo tra il Canavese e l'Eporediese,  ma costituiva anche un collegamento importante a strade adducenti ai valichi della Val di Susa e della Val d'Aosta; su questa strada, di origini romane e leggibile ancor oggi in gran parte, passava un tratto importante della Via Francigena che permetteva ai pellegrini e commercianti provenienti dalla Lombardia e da Vercelli (alla cui chiesa apparteneva Rivarotta) attraverso Ivrea di recarsi direttamente ad Avigliana e quindi ai valichi del Moncenisio e del Monginevro. 

Con la costruzione del ponte medievale di Cuorgné, poco più a nord, più comodo e percorribile con carri e agibile anche in periodi di piena, questo guado perse progressivamente importanza.

Si può quindi desumere che la Curtis Canavese avesse contenuto, con Rivarotta, un importante punto viario, strategico, difeso da un castrum, di notevole rilevanza commerciale subordinata tuttavia alle condizioni economiche, sociali, politiche mutanti nel tempo.

Curtis Canava, nominata per l’ultima volta in un diploma imperiale del 1054, scomparve senza lasciare leggibile traccia di sé. Su tale enigma diversi autori hanno avanzato altrettante soluzioni, serie alcune, fantasiose altre, nessuna però supportata da prove definitive.  (aggiornato maggio 2017 - Giuseppe Berta)

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