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PUBBLICAZIONE PER IL 2016
collana
ORCO ARTISTICA
Itinerari
nella devozione e arte sacra della Diocesi di Ivrea
Ingria, Ronco,
Valprato e Campiglia Soana
di Stefania Crepaldi:
Il
volume, di oltre 250 pagine con più di 150 illustrazioni e tavole a colori, è
il 39° edito da questa associazione canavesana ed è stato scritto dalla
dottoressa Stefania Crepaldi, che ha collaborato con la Soprintendenza ai Beni
Artistici della Regione Piemonte. Già per la stessa serie “Orco Artistica”
aveva curato in due precedenti volumi lo studio
di tutti gli edifici religiosi di Pont, Sparone e Ribordone nel 2008; di
Locana, Noasca e Ceresole nel 2011. Si conclude quindi idealmente con questo
libro l’analisi storico-artistica delle chiese e cappelle edificate sul
versante meridionale del Gruppo del Gran Paradiso.
Occorre dar merito all’autrice di aver mostrato ancora una volta la sua grande competenza ed esperienza in campo artistico, capacità che le hanno permesso di avanzare sicure ipotesi di datazione ed attribuzione di tele ed affreschi. Non si è infatti limitata ad un sommario inventario dei “titoli” dei vari luoghi di culto, magari desunto da opere edite ed utile solo a fini divulgativi, ma ha svolto un lavoro critico approfondito su ogni singolo edificio ed opera, dedicandovi anni di studio e ripetuti sopraluoghi specie degli interni, ai quali ben volentieri hanno dato supporto sia numerosi volontari locali sia diversi soci del CORSAC. Si sono così potute svolgere puntuali comparazioni con altre opere, sia di quelle già studiate nella Valle dell’Orco ed edite nei due volumi precedenti, sia anche di località lontane, come il Biellese, la Valle di Susa ed anche opere francesi d’oltralpe, che hanno svelato nuovi suggestivi accostamenti ad opera dei loro autori: artisti di indubbie capacità e consolidata esperienza, itineranti per necessità lungo le vallate alpine, che hanno ovunque lasciato preziose testimonianze del loro passaggio.
Ogni singolo edificio è stato studiato nel tempo, partendo dai più antichi documenti che ne parlano, in particolare i verbali delle visite pastorali ma anche quelli dei vari archivi parrocchiali. Particolare attenzione è poi stata riservata all’analisi della situazione architettonica e artistica degli ultimi decenni, partendo da quanto già rilevato nella prima metà degli anni ’80 del secolo scorso dalla dottoressa Prospero Delia nella sua tesi di laurea. Questi dati, preziosissimi, sono poi stati confrontati con sopraluoghi fatti a partire dal 2003 fino ai giorni nostri, che hanno documentato l’evoluzione degli edifici e purtroppo la scomparsa di numerosi oggetti ed arredi liturgici nonché il degrado di numerose tele ed affreschi per le quali sarebbero auspicabili interventi qualificati in tempi brevi.
Ne è derivata al contempo un’imponente schedatura fotografica, specie degli interni e delle opere d’arte, che rimane a disposizione per confronti, analisi e studi successivi.
In conclusione ancora una volta si è potuto constatare come l’esplorazione minuziosa delle zone più marginali del territorio abbia portato a scoperte di indubbia rilevanza. Ritrovamenti che, in piena rispondenza agli scopi statutari del CORSAC, si è ritenuto necessario pubblicare sia per una migliore presa di coscienza delle comunità locali sia come stimolo a prestare l’opportuna attenzione a tutela di questo patrimonio artistico che in epoche economicamente ben più povere si è saputo realizzare.